Sembrava davvero strano ed inusuale che questa estate dalle nostre parti non fosse maledettamente caratterizzata da qualche rogo tossico.
Neanche il tempo di rallegrarci che una densa nube di fumo nero si è levata in cielo dalla zona industriale di San Marco Evangelista, nei pressi dell’ex deposito Blu Service.
Le fiamme sono divampate all’interno di uno dei capannoni di uno stabilimento per la torrefazione del caffè ed il rogo è stato di tali dimensioni che è stato purtroppo ben visibile da diversi comuni del casertano, invasi anche dall’odore acre che si è sprigionato.
Insomma, una vera e propria “bomba ecologica”, la solita che caratterizza questa malefica “Terra dei Fuochi” che, proprio nella zona tra San Marco e Marcianise registra, secondo la Procura di Santa Maria Capua Vetere, una maggiore correlazione tra l’aumento di casi tumorali e le criticità ambientali.
Sul posto sono intervenuti prontamente da Caserta i vigili del fuoco che hanno dovuto richiedere anche l’intervento di squadre dai distaccamenti di Marcianise, Aversa e Piedimonte Matese, oltre all’ausilio di diverse autobotti, queste ultime provenienti da Aversa, ma anche da Avellino ed un’altra da 24.000 litri di acqua proveniente dal comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Napoli.
Spegnere le fiamme non è stato affatto facile mentre, per tutto il protrarsi delle operazioni, i residenti della zona limitrofa si sono dovuti letteralmente barricare in casa per evitare di inalare l’aria irrespirabile.
Domato il rogo, sono immediatamente scattate le indagini da parte del nucleo di Polizia giudiziaria per cercare di accertare le cause dell’incendio.
Nel frattempo – tanto per non farci mancare nulla! – sono tornate a bruciare anche le colline dei Tifatini con un vasto incendio che si è sviluppato tra Casertavecchia e Castel Morrone fino a notte fonda.
