Niente da fare!
I tifosi della Casertana erano speranzosi visto che, per pura coincidenza, il giorno in cui si radunava il Collegio di Garanzia del CONI per esaminare il ricorso presentato dalla Casertana FC coincideva con la festa patronale.
Ma neanche la fausta ricorrenza è riuscita propizia ai colori rossoblù.
Il Collegio di Garanzia del CONI ha infatti respinto il ricorso presentato dalla società rossoblù tramite l’avv. Mattia Grassani, confermando l’esclusione dei falchetti dal calcio professionistico.
Non ancora diffuse le motivazioni, ma evidentemente non sono risultate probanti ai giudici sportivi le motivazioni del ritardo esposte dai legali della società.
Il legale dei rossoblù ha puntato sul “legittimo impedimento”, come riferito dal commercialista Spera e dal presidente D’Agostino nell’ultima conferenza stampa tenutasi nella sede del club. Causa una istanza di fallimento intentata da un ex socio che, una volta risolta, risultava comunque ancora presente nei registri dei circuiti finanziari il che ha fatto sì che nessuna assicurazione e/o banca emettesse la necessaria fideiussione all’iscrizione. Ottenuta in questi giorni la dovuta cancellazione del presunto “fallimento” della Casertana FC, la società ha finalmente ottenuta la fideiussione presentandola in data odierna, ma ciò non è stato ritenuto bastevole a riaprire le porte del professionismo calcistico ai rossoblù.
Adesso, mentre vi è il definitivo “sciogliete le righe” per allenatore e giocatori (…quelli ancora rimasti) della Casertana, questo martedì saranno ufficialmente composti i tre gironi della Serie C che non vedranno i falchetti al nastro di partenza, nonostante una permanenza conquistata sul campo la scorsa stagione.
Ora al presidente D’Agostino non rimane che ricorrere alla giustizia ordinaria con un eventuale ricorso al TAR Lazio e poi al Consiglio di Stato, ma non sappiamo indicare con quali residue speranze.
Quel che è certo è che una giornata amarissima per la Casertana FC che ora, per sperare in una eventuale riammissione in extremis in serie D, dovrà legalmente scomparire per ricomporre una società ex-novo.