I militari del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale di Caserta e della Stazione CC Forestale di Marcianise, reparti operanti in seno al Gruppo Carabinieri Forestale di Caserta, unitamente a personale dell’Ispettorato Centrale Qualità e Repressione Frodi ICQRF – Ufficio territoriale Italia Meridionale, hanno svolto svariati controlli volti alla tracciabilità e rintracciabilità dei prodotti alimentari nonché verifiche inerenti l’etichettatura dei prodotti destinati al commercio, con particolare riferimento ai prodotti dolciari tipicamente messi in vendita nella ricorrenza della festività pasquale.
All’esito dei molteplici controlli effettuati nella provincia di Caserta, sono state riscontrate irregolarità in più punti vendita siti nell’agro aversano ove è stata accertata la commercializzazione di centinaia di prodotti di pasticceria artigianale, tra cui 70 tra colombe e prodotti da forno ed oltre 70 tra uova di Pasqua e altre preparazioni in cioccolato che, prodotte artigianalmente dai laboratori di pasticceria annessi ai punti vendita ispezionati, sono però risultati posti in vendita sprovvisti di qualsivoglia indicazione di etichettatura, ivi compreso, in particolare, il lotto di produzione o altro elemento utile a metterli in correlazione con la documentazione di rintracciabilità.
Detti prodotti sono stati posti in sequestro amministrativo ed ai responsabili sono state contestate sanzioni amministrative per un importo complessivo di oltre diecimila euro in quanto le confetture erano sprovviste, sull’imballaggio, di qualsivoglia informazione al consumatore, né i controllati sono stati in grado di fornire idonea documentazione inerente la rintracciabilità dei prodotti medesimi.
A tal proposito si evidenzia che la rintracciabilità dei prodotti alimentari, prevista dalla normativa europea in tutte le fasi della produzione, trasformazione e vendita degli alimenti o sostanze destinate a farne parte, costituisce un importante strumento di trasparenza a tutela dei consumatori e che intreccia aspetti di natura fiscale.
Lo scopo, difatti, è quello di far sì che tutto ciò che entra nella catena alimentare (mangimi, animali vivi destinati al consumo umano, alimenti, ingredienti, additivi ecc.) conservi traccia della propria storia, al fine di consentire ai controllori di seguire a ritroso il percorso che va dal prodotto finito in fase di erogazione al consumatore finale fino all’approvvigionamento delle materie prime.