In occasione della giornata della Museum Week dedicata alla “libertà“, l’Istituto del MiC ha sottoscritto il Manifesto della comunicazione non ostile promosso dall’associazione che collabora con scuole, università, aziende, associazioni e istituzioni per promuovere un approccio etico alla comunicazione online.
“Parole O_Stili” cerca di costruire un senso di consapevolezza e responsabilità negli utenti di Internet, incoraggiandoli a condividere e mantenere i valori espressi nel manifesto.
“Il virtuale è reale” e l’ostilità espressa su Internet può avere effetti concreti e duraturi sulla vita delle persone.
Con gli hashtag #libertàdiEspressione #MuseiNonNeutrali #hatespeech la Reggia di Caserta ha dedicato la sua intera programmazione social relativa alla settimana dei musei al progetto che ha lo scopo di promuovere un comportamento online rispettoso e civile per garantire che Internet sia uno spazio accogliente e sicuro per tutti.
La MuseumWeek è una comunità internazionale di professionisti che lavorano in gallerie, biblioteche, archivi, musei, centri scientifici e musicali e qualsiasi altra organizzazione culturale interessata ad avere un impatto sociale attraverso la cultura, organizzando eventi online e offline. MuseumWeek riunisce anche una comunità globale di artisti e creatori digitali impegnati nel cambiamento sociale.
La Reggia di Caserta è il primo Museo in Italia a firmare il Manifesto della comunicazione non ostile.
Questi i dieci punti:
1) Virtuale è reale, dico e scrivo in rete solo cose che ho il coraggio di dire di persona;
2) Si è ciò che si comunica, le parole che scelgo raccontano la persona che sono: mi rappresentano;
3) Le parole danno forma al pensiero. Mi prendo tutto il tempo necessario a esprimere al meglio quel che penso;
4) Prima di parlare, bisogna ascoltare. Nessuno ha sempre ragione, neanche io. Ascolto con onestà e apertura;
5) Le parole sono un ponte. Scelgo le parole per comprendere, farmi capire, avvicinarmi agli altri;
6) Le parole hanno conseguenze. So che ogni mia parola può avere conseguenze, piccole o grandi;
7) Condividere è una responsabilità. Condivido testi e immagini solo dopo averli letti, valutati, compresi;
8) Le idee si possono discutere. Le persone si devono rispettare. Non trasformo chi sostiene opinioni che non condivido in un nemico da annientare;
9) Gli insulti non sono argomenti. Non accetto insulti e aggressività, nemmeno a favore della mia tesi;
10) Anche il silenzio comunica. Quando la scelta migliore è tacere, taccio.
“Le parole sono uno strumento fondamentale – ha affermato Tiziana Maffei, direttore generale della Reggia di Caserta – per relazionarsi in una società. Il linguaggio non è mai neutro. La comunicazione per il Museo, Istituto al servizio della società e del suo sviluppo, è una funzione fondamentale di costruzione del pensiero critico. Aderiamo dunque con convinzione al Manifesto della comunicazione non ostile dell’associazione Parole O_Stili per farci promotori di un messaggio di inclusione e pacificazione”.
“Oggi siamo molto emozionati: accogliere nella nostra community un simbolo della bellezza e dell’arte del nostro Paese è per noi motivo di profondo orgoglio. Perché consapevolezza e cambiamento – ha dichiarato Rosy Russo, fondatrice di Parole O_Stili – sono due elementi imprescindibili dello sviluppo culturale e etico di una comunità. Ci auguriamo che ora anche altre realtà del mondo museale italiano e internazionale possano farsi portavoce di una comunicazione consapevole e non ostile per contrastare atteggiamenti negativi e stigmatizzanti tanto diffusi in rete e sui social network”.
Il manifesto ha diverse declinazioni per aziende, scuola, infanzia, inclusione, sport, politica, pubblica amministrazione, scienza ed è tradotto in 35 lingue.
Qui l’elenco dei soggetti che hanno già aderito https://paroleostili.it/chi-ha-firmato-il-manifesto/.