Alla Juvecaserta non riesce l’impresa di espugnare il Palabigi. In terra emiliana la Grissin Bon Reggio Emilia trionfa per 76-59. I bianconeri pagano la brutta prestazione in attacco con un Roberts irriconoscibile e una difesa non imperforabile. Prestazioni positive di Mordente, Brooks e Moore, gli ultimi ad arrendersi. La Juvecaserta, con questa sconfitta, resta ferma a 4 punti in classifica. Grande dispiacere per la trentina di tifosi giunti da Caserta con destinazione il palazzetto dello sport emiliano.
Come annunciato da coach Molin e giemme Atripaldi nella conferenza stampa di presentazione di questa gara, resta a casa Hannah, sospeso temporaneamente dalla società. Asostituire l’americano, il capitano Marco Mordente. Pronti via e dopo due errori di entrambi le compagini arriva il primo squillo dei padroni di casa con James White. La difesa reggiana è alta e asfissiante. Brunner strappa la palla Mordente e con Silins mette a referto il primo mini parziale di 5-0. Moore e Mordente concedono respiro alla Juve, ma Reggio ancora con una grande difesa si rigetta in avanti e colpisce in contropiede con Brunner e Slins (12-7). I padroni di casa insistono con i tiri pesanti, rifiutati però dal ferro, Vitali e Brooks con due azioni personali straordinarie riportano la Juve sul -1, 11-12. I ritmi sono alti, la Juve dimostra di saper correre rispondendo a Brunner e White con una bomba di Brooks e un contropiede di Moore. Con un White sugli scudi Reggio Emilia prepotentemente torna in vantaggio, ma in difesala truppa di Menetti si prende qualche pausa di troppo, Roberts e Scott ringraziano e il primo quarto si chiude in parità, 21-21.
Primo minuto del secondo periodo con risultato che non si sblocca, a muovere il tabellone ci pensa White, firmando il 13esimo punto in 11 minuti e 30 secondi di gioco. Michelori da il benvenuto al secondo quarto con un canestro da sotto, Bell e Moore bucano la retina a cronometro fermo e a 6 minuti dal termine il risultato recita 25-25. La Juve litiga con il canestro e Reggio Emilia sigla un mini parziale di 7-0 con i canestri di tre giocatori diversi: Carl, Brunner e Antonutti. L’attacco bianconero punge con discontinuità, ancora Carl mette a referto un tiro impossibile per gli emiliani che si riportano si nuovo sul +7. Tommasini manda in bonus la Juve (e su tutte le furie Molin), in attacco l’ex Torino, insieme a Vitali, ne combina di tutti i colori e la Juve non riesce più a segnare. Diversamente fa Reggio Emilia che corre e buca la retina a raffica, facendo risvegliare i bianconeri sul -11, 29- 40. Con questo risultato si chiude il primo tempo.
Sembra un’altra Juve nei primi minuti del terzo quarto ma Moore illude soltanto. I bianconeri difendono con il ritmo aberrante conosciuto nelle prime gare, ma il tutto dura troppo poco: Scott sciupa la palla del -7 e come successo già nel secondo quarto Reggio Emilia punisce. Slinis è l’uomo in più della Grissin Bon, Roberts quello in meno della Pasta Reggia e il risultato serve una piccola sentenza ai bianconeri: 36-52 a 4:40 dal termine. La reazione degli uomini di Molin arriva a 90 secondi dalla fine, i padroni di casa si sentono troppo sicuri, il quintetto quasi tutto italiano produce finalmente qualche effetto sperato e la Juve si riporta sul -10. C’è anche la possibilità di provare a ritrovarsi sul -8, Mordente sbaglia l’attacco e Carl con un contropiede fulmineo sigla il +12, ripetendo il monologo del ‘canestro sbagliato, canestro subito’.
La Juve inizia il quarto ed ultimo periodo sotto di 12 lunghezze, Carl dice 14 con l’ennesima penetrazione della partita, ma la bomba di Mordente rimette la Juve sui binari della rimonta, 47-58. Roberts si intestardisce con inutili azioni personali esaltando le doti difensive di Brunner. 3 extrapossessi dei padroni di casa fruttano più di 1 minuto guadagnati e la bomba di Antonutti tendente a spezzare le gambe degli uomini di Molin. Moore sostituisce un Michelori attento in difesa, immobile in attacco ed è proprio il pivot americano a riportare ferro in cascina alla Juve: in un amen è ancora -10, 64-54. La piccola nuova inerzia bianconera è rigettata via da Cinciarini e Brunner, ma Reggio Emilia finisce in bonus di falli. Un inguardabile Roberts è l’immagine dell’attacco bianconero che non decolla mai definitivamente, complice l’assenza di Hannah. Il colpo di grazia non tarda ad arrivare, Cinciarini è il giustiziere della Juvecaserta: 74-55 a 1:32 dal termine. White e Carl si divertono nei secondi finali: la gara termina 76-59 per Reggio Emilia.
E domenica prossima si torna al PalaMaggiò contro l’ACEA Roma (ore 18.15).
GRISSIN BON REGGIO EMILIA – PASTA REGGIA CASERTA 76 -59
GRISSINI BON REGGIO EMILIA: White 17, Cervi, Frassineti ne, Antonutti 12, A.Filloy 3, Karl 10, Cinciarini 10, Silins 11, Bell 2, Pini ne, Brunner 11. All. Menetti.
PASTA REGGIA JUVECASERTA: Mordente 10, Marini ne, Brooks 17, Michelori 4, Scott 5, Tommasini, M.Vitali 8, Roberts, Marzaioli ne, Moore 15. All. Molin.
ARBITRI: Baldini, Di Francesco, Aronne.
PARZIALI: 21-21, 40-29 (19-8), 56-44 (16-15); 76-59 (23-12).
( Alfredo Marotta )