Caserta Cronaca

Un senzatetto ospite de “La Casa del Sorriso” aggredisce in pieno delirio psichico la presidente de “L’Angelo degli Ultimi” ed i carabinieri

Questo sabato mattina vi è stato un gravissimo episodio di violenza all’interno de La Casa del Sorriso, una struttura di accoglienza per senzatetto sita in via Mondo a Caserta, alle spalle della stazione FF.SS., che attualmente ospita una quindicina di persone e che è gestita in patto di collaborazione dall’associazione L’Angelo degli Ultimi.

Uno degli ospiti della struttura – un giovane nigeriano di 27 anni, Itua Oyamendan, con gravi problemi psichici –  nel corso di una discussione con la presidente dell’associazione Antonietta D’Albenzio che lo invitava ad espletare, così come gli altri ospiti della Casa, i propri compiti mattutini si è prima ribellato all’invito e poi ha aggredito la presidente colpendola e buttandola a terra, procurandole così una frattura del polso.

Successivamente il 27enne ha aggredito anche i carabinieri, prontamente accorsi sul posto dopo essere stati allertati dai responsabili del centro. Ne è derivata una vera e propria colluttazione con gli uomini dell’Arma che non hanno potuto utilizzare il taser in dotazione per immobilizzarlo poiché l’uomo non brandiva alcuna arma o oggetto contundente.

L’uomo ha iniziato a colpire le auto ed il materiale interno alla struttura minacciando di incendiare tutto con l’accendino e, in preda ad una vera e propria crisi psicodelirante, si è avventato sui Carabinieri con tale forza da riuscire a liberarsi dall’intervento di almeno 5 persone.

Quindi la fuga con inseguimento nei campi attigui al centro di accoglienza. Solo dopo molti minuti è stato fermato e condotto presso la Caserma di via Laviano.

Antonietta D’Albenzio, accompagnata dal fidanzato e tesoriere dell’associazione Domenico Romeo, si è recata autonomamente presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta ove, oltre alle cure del caso, ha anche effettuato denuncia presso il drappello di Polizia del P.S..

Dopo poco sono giunti in pronto soccorso anche due dei Carabinieri intervenuti nel fermo, accusando forti dolori al fianco per un colpo ricevuto nel corso dell’inseguimento e della colluttazione.

Lo diciamo da sempre – riferisce Domenico Romeo – questa casa non è una Rsa! Non è possibile accogliere qui persone con gravi disagi fisici e mentali, non  abbiamo né gli strumenti per ospitarli, né le competenze, tantomeno gli spazi idonei. Ed eccone le conseguenze. Itua si trovava qui da qualche mese su invito di Don Antonello Giannotti con il quale, pur dopo il suo passaggio ad altro incarico lasciando la presidenza della Caritas, siamo sempre ben disposti a collaborare se abbiamo posto e ci viene chiesta una mano, ma sin da subito Itua ha manifestato atteggiamenti di chiara instabilità mentale. Anche per gli altri ospiti de La Casa del Sorriso era diventato impossibile convivere con la lite praticamente sempre in agguato”.

“Questa però è la goccia che fa traboccare il vaso! Non è possibile – afferma la presidente D’Albenzio – rischiare così la nostra stessa incolumità. Da questo momento siamo obbligati a non accogliere più senza tetto, per quanto in difficoltà, che abbiano disagi mentali o che abbiano gravi condizioni di salute. Non siamo noi il riferimento adeguato, non siamo in grado di poterli aiutare, mettiamo in pericolo le nostre stesse vite ed infine, ma non per ultimo, anche dal punto di vista giuridico, non abbiamo le credenziali per tali accoglienze”.

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