Aversa Capua Cronaca

Da una rapina simulata al fenomeno del furto di autovetture e dei cosiddetti “cavalli di ritorno”: denunciate tre persone

Lo scorso 1° aprile si era presentato presso la Stazione Carabinieri di Capua dove aveva denunciato di essere stato vittima di una rapina avvenuta nella stessa mattina e nel corso della quale gli erano stati sottratti i 590,00 euro, prelevati poco prima dallo lo sportello bancomat di via Pier delle Vigne, presso il locale ufficio postale.

Il settantatreenne, con dovizia di particolari, aveva riferito che l’intero importo della sua pensione gli era stato rapinato mentre stava rientrando a piedi a casa, da tre uomini che, affiancatolo a bordo di un autovettura di colore nero, dopo essere scesi dal mezzo lo avevano incappucciato con una busta di plastica scura e costretto a salire in macchina.

I tre, dell’apparente età di trent’anni, dopo averlo costretto a consegnare i soldi, lo avevano trattenuto in macchina per circa un’ora per poi rilasciarlo in via Napoli, dove, ancora scosso, si era accasciato sul marciapiede ed aveva chiamato con il proprio cellulare i Carabinieri.

Le indagini eseguite dai militari dell’Arma, sviluppatesi anche grazie all’acquisizione dei filmati registrati dalle telecamere di sorveglianza dislocate lungo il tragitto indicato dal settantatreenne, sia di pertinenza del Comune di Capua che di esercizi commerciali, hanno disvelato però un quadro dei fatti totalmente diverso da quelli denunciati.

In realtà la rapina non è mai avvenuta.

L’uomo, portato a conoscenza degli inconfutabili riscontri raccolti dai militari dell’Arma, ha subito confessato di aver simulato l’avvenuta rapina solo perché non voleva che i propri familiari scoprissero che aveva perso i soldi della pensione lungo il tragitto per tornare a casa e che non li aveva più ritrovati.

Per il settantatreenne è scattata la denuncia per simulazione di reato.

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Aversa, all’esito di una lunga e articolata attività di indagine diretta dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza, che dispone misure cautelari nei confronti di 2 persone (entrambi agli arresti domiciliari), emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli Nord su richiesta della Procura della Repubblica di Napoli Nord.

Le indagini, dirette dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord e condotte dai Carabinieri della Sezione Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Aversa, hanno consentito tra maggio e dicembre 2022 di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti di 2 soggetti, ritenuti responsabili di furto aggravato ed estorsione.

I destinatari delle misure cautelari sono gravemente indiziati di aver intrapreso un ingente e remunerativo circuito criminale basato sui furti di autovetture e conseguente richiesta estorsiva, con la c.d. tecnica del “cavallo di ritorno“, costringendo i proprietari delle autovetture asportate a pagare elevate somme di denaro per ottenere nuovamente il possesso del veicolo.

L’attività investigativa, basata su continui ed incessanti servizi di osservazione, controllo e pedinamento effettuati anche e soprattutto nelle fasce orarie serali e notturne, su attività di intercettazione telefonica e sulla dettagliata escussione delle vittime, ha permesso di ricostruire nei minimi dettagli l’attività criminale.

Il fenomeno dei cc.dd. “cavalli di ritorno“, infatti, ha avuto un aumento vertiginoso nell’ultimo anno, portando numerosi cittadini a pagare ingenti somme di denaro e, quando ciò non avveniva, i veicoli non solo non venivano riconsegnati, ma presumibilmente venivano smontati ed i pezzi rivenduti illegalmente.

Le indagini hanno inoltre permesso di appurare che i soggetti destinatari delle misure cautelari sono risultati veri e propri professionisti del “fenomeno predatorio” in esame, dato desumibile sia dall’accurato modus operandi posto in essere, sia durante le fasi del furto dei veicoli e sia nelle fasi seguenti della richiesta estorsiva e, soprattutto, della “riscossione” della somma di denaro richiesta.

La complessa e minuziosa attività d’indagine, diretta dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, ha permesso di dare una risposta decisa ed un duro colpo al fenomeno dei furti di autovetture, una vera e propria piaga che nell’ultimo anno ha visto negativamente protagonista la zona di Aversa e comuni limitrofi, smascherando un fiorente circuito criminale.

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