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Il Presidente del Tennis Club Caserta Massimo Rossi: “Non siamo e mai saremo di ostacolo alla realizzazione del nuovo Pinto, ma siamo altresì una storia che deve continuare senza intoppi”

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Poi c’è il tennis, quello sport a cui le gesta di Jannik Sinner e compari stanno regalando nuova linfa per il movimento italiano. E la città della Reggia non è immune al suo fascino, anzi è sempre stata in tempi non sospetti una grande vetrina per questa disciplina, ospitando una manifestazione che travalica i confini nostrani per avere appeal internazionale.

Steffi Graff, 22 volte vincitrice di titoli del Grande Slam, è stata sicuramente la firma più altisonante tra le tante talentuose giocatrici transitate a Caserta e dintorni dato che il torneo femminile si disputa dal lontano 1982 ed è inserito stabilmente nel circuito ITF Women, il che è un onore ed un vanto per tutto il territorio.

E, in apertura del suo intervento nella trasmissione “Calcisticamente Parlando” di Radio PRIMARETE, il presidente del Tennis Club Caserta Massimo Rossi ha anticipato che anche questo anno, nella prima quindicina del prossimo mese di Giugno, si svolgeranno gli Internazionali Femminili di Tennis Città di Caserta nella consueta location finora caratteristica del tennis casertano.

In quel di Terra di Lavoro, dal 18 Ottobre 2023, le sorti del calcio e del tennis sembrano legate a doppio filo, un connubio di interessi che trova una pacificazione mediante un contratto che sta però subendo una dilatazione nelle tempistiche dei lavori.

L’accordo siglato tra il comune di Caserta e l’Aurora Immobiliare prevede infatti che la casa del tennis casertano, attualmente ubicata nello stadio “Alberto Pinto”, debba traslocare altrove, ma, allo stato dell’arte, è tutto rimasto invariato dopo ben 5 mesi.

Rossi ha toccato diversi temi, ribadendo i dettagli del contratto e della pianificazione che vede coinvolto il suo circolo in prima persona: Fanno fede le dichiarazioni del sindaco di Caserta che ritengo essere una persona seria, che ha a cuore lo sport, come tutti noi. Ha dichiarato che, nella zona della ex-Saint Gobain e nell’’area adiacente al Palavignola, si sarebbe sviluppato il nuovo Tennis Club Caserta, il nuovo circolo del tennis. Naturalmente noi abbiamo avuto degli incontri informali dai quali deriva la convinzione che quella è l’area adatta e che il Comune farà l’impossibile affinché questo possa avvenire”.

Però al momento tutto è fermo a quanto dichiarato lo scorso ottobre: non vi è stato da parte del Comune, né della società che dovrà realizzare il Nuovo Pinto, un atto formale, una comunicazione ufficiale, uno “schizzo” di un progetto, un sopralluogo del terreno su cui edificare il nuovo Circolo del Tennis, ecc., ecc.. “Noi ci fidiamo delle istituzioni – ha dichiarato Rossi – e siamo convinti che, in breve tempo e, compatibilmente con le esigenze della costruzione del nuovo stadio, si realizzerà anche il nostro nuovo circolo del tennis nel rispetto dei nostri 65 anni di attività”.

Nonostante l’ottimismo di fondo, lo sguardo del presidente è giustamente rivolto al presente soffermandosi sui lavori che ancora non decollano e negando qualsivoglia responsabilità in merito: “Nonostante le formalità di rito, ancora non si è mosso una pietra per lo stadio nuovo e sicuramente non siamo stati noi ad opporci, con le formalità che lasciano il tempo che trovano. Sicuramente ci aspettiamo a giorni di poter avere la formalizzazione di quella che può essere la nostra nuova destinazione e di quelle che sono le condizioni per poterla occupare per i prossimi anni al fine di lasciare un segno, per una storia che deve continuare a salvaguardia della tradizione di una città di cui riteniamo di far parte”.

Un beneplacito con l’idea di essere un supporto, e non un intralcio, alla edificazione di una grande opera che, oltre ad essere una spinta sul versante sportivo, sarà un simbolo in cui identificarsi in quanto casertani: è quello che pensa il numero uno del circolo del tennis che ha posto però una conditio sine qua: “Io penso che ci voglia almeno un anno, un anno e mezzo per la creazione del nuovo circolo. La mia preoccupazione è di non far rimanere un giorno chiuso il circolo del Tennis perché, in un sistema perverso, in uno sport come il tennis, rischi di perdere tutto quello che hai costruito in 65 anni. Pertanto mi batterò con tutte le mie forze affinché ciò non possa mai accadere”.

L’intento di non abbassare mai la saracinesca sarà valido anche per la nuova location che deve essere pertanto realizzata “presto e bene” onde scongiurare la iattura di non poter disputare l’edizione 2025 degli Internazionali Femminili di Caserta il che, essendo questo un torneo legato ad un circuito mondiale, porterebbe a conseguenze nefaste non solo per il tennis casertano. Inoltre la realizzazione del nuovo Circolo del Tennis a Caserta imprimerà anche una decisa “accelerazione” alla creazione del Nuovo Pinto.

A questo punto il presidente Rossi ha precisato chi si occuperà di sostenere le spese per il trasloco della struttura: “Quando sono stati fatti gli accordi tra comune e società appaltatrice, c’era da parte della società la destinazione di un milione di euro per realizzare il dislocamento del tennis. Adesso come avverranno queste procedure è un problema burocratico che non dipende dalla mia capacità interpretativa. Tra le varie clausole del contratto c’era che l’Aurora Immobiliare mettesse a disposizione questa cifra per il dislocamento del Tennis Club. Sono problemi burocratici tra le due amministrazioni, una privata e una pubblica, e noi osserviamo con estrema attenzione cosa succede. In altre parole, noi ci muoviamo nella quotidianità per cercare di capire quanto tempo ci vorrà ancora affinché tutto questo avvenga”.

Sulla carta tutto torna, ma l’attesa si sta protraendo oltremodo con il presidente che riconosce quali problematiche possano derivare da un’opera così ambiziosa e maestosa come il “Nuovo Pinto”, sottolineando di nuovo come la volontà da parte del suo circolo tennis sia quella di porsi in modo per niente ostruzionista, dando una strigliata a chi punta il dito contro il club di cui è a capo: “Sono situazioni dove ogni giorno può nascere un problema e dobbiamo stare attenti, indipendentemente dal tennis o dal campo di calcio. Sicuramente l’unica cosa che posso garantire agli ascoltatori è che mai e poi mai faremo qualcosa contro la realizzazione del nuovo campo di calcio: se lo mettessero in testa i detrattori o chiunque voglia utilizzare questa tipo di argomento per motivi che forse ci sfuggono. Se qualcuno vuole buttarla in caciara, bisogna vedere a chi conviene farlo”.

Nel salutare gli ascoltatori di Radio PRIMARETE, il presidente del Tennis Club Caserta ha ribadito: “A noi interessa che si realizzi un nuovo circolo del tennis, così da dare più spazio all’Accademy, all’agonistica ed a una visione futura del tennis. Nel contempo abbiamo la volontà di essere artefici, insieme agli altri, di una grande cosa come il nuovo campo da calcio, augurandoci che anche la squadra segua poi gli stessi risultati. Un grande progetto, come quello del nuovo stadio, può generare infatti ulteriori successi sportivi. E noi, da casertani, teniamo ovviamente al bene della Casertana”.

A questo punto, a braccia conserte, proviamo a parafrasare Oscar Wilde, sperando che il suo intramontabile aforisma non valga anche per la realizzazione di queste nuove strutture sportive: ci auguriamo cioè che, in questo caso, il piacere sia ancora meglio dell’attesa dello stesso.

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