Per chi l’avesse dimenticato, é bene ribadire che Bocca della Selva è diventata località di sports invernali nel lontano 1969.
Fino a 2 anni fa, grazie agli impianti scioviari ivi presenti, nella località è stato possibile praticare lo sci alpino.
Teniamo conto che Lago Laceno, nel comune di Bagnoli Irpino, come località sede d’impianti scioviari per la pratica dello sci alpino, è nata molti anni dopo Bocca della Selva ed oggi, grazie al fattivo interessamento del Comune di Bagnoli Irpino e della Provincia di Avellino, é una importante e rinomata località sede di sports invernali.
Da due anni, ormai, il primo tratto della sciovia presente a Bocca della Selva, per “raggiunti limiti di età”, non può più essere esercita, rendendo di fatto impossibile l’utilizzo del seconda tratto a monte, tutt’ora legalmente utilizzabile, quindi niente sci alpino!
La fine della pratica dello sci alpino sta letteralmente facendo morire la località, determinando conseguenze negative anche per il turismo nei comuni dell’alto Matese che invece hanno risentito positivamente della pratica dello sci alpino a Bocca della Selva, quale importante attrattore turistico.
Vani sono stati i tentativi della Pro loco “Bocca della Selva” per sollecitare un fattivo interessamento da parte delle istituzioni interessate: Comune di Piedimonte Matese, Parco Regionale del Matese, Comune di Cusano Mutri. La Pro Loco ha anche fornito alle istituzioni, territorialmente interessate, proposte e progetti per il rilancio degli sports invernali a Bocca della Selva.
Assistiamo per converso al caso “Campitello Matese”, altra località sede d’impianti scioviari molto importanti, dove, grazie al fattivo interessamento degli enti territorialmente competenti (Comune di San Massimo, Provincia di Campobasso e Regione Molise), si sono realizzati importanti miglioramenti degli impianti esistenti, supportati da una serie di servizi pubblici, pagati con le tasse dei cittadini, anche di quelli della Provincia di Caserta (vedi polizia di stato, punto di pronto soccorso, autoambulanze h24, per non parlare di coperture telefoniche e quanto altro).
Bocca della Selva e l’intero comprensorio dell’alto Matese, le cui comunità soffrono di un inarrestabile calo demografico, aspettano, prima che sia troppo tardi che le istituzioni interessate, nell’interesse generale del territorio loro affidato, si attivino, concretamente, per dare slancio e sviluppo a Bocca della Selva e, per esso, anche all’intero comprensorio dell’Alto Matese.
Dott. Nicola D’Angerio
(Presidente Pro-Loco Bocca della Selva)