Si e’ avvalso della facoltà di non rispondere davanti al Gip del Tribunale di Napoli Nord, Alessandro Buccino Grimaldi, il sindaco di Sant’Arpino, Eugenio Di Santo, arrestato per tentata concussione nei confronti del legale rappresentante della ditta Marty che si era aggiudicata la gara d’appalto per il servizio di mensa scolastica.
A raccontare i retroscena è stato proprio Francesco Martone, amministratore della Marty di Lusciano, che il 1 novembre ha riferito ai magistrati inquirenti: “Lunedì 14 ottobre ho iniziato il servizio con una cucina unica per tutte le scuole di Sant’Arpino, dislocata presso il plesso scolastico Cinquegrana in via don Mazzolari. Dopo qualche giorno una persona di mia fiducia si è recata al Comune di Sant’Arpino per acquisire le chiavi del centro di cottura e fare il passaggio di consegne con la precedente società. In quel momento il sindaco di Sant’Arpino Eugenio Di Santo chiede al mio collaboratore se poteva parlare con me per poi chiedere allo stesso collaboratore se se la mia società poteva assumere una persona a lui vicina, che poi ho assunto come autista perché, a dire il vero, ne avevo bisogno“.
Ma il problema vero arriva dopo pochi giorni, il 24 ottobre. Racconta ancora l’imprenditore: “Mi contattano dal Comune per dirmi che il sindaco doveva parlare con me per il problema dei bambini celiaci. Questa telefonata mi apparve un po’ strana perché mi ero informato e non mi risultava che vi fossero bambini affetti da malattia celiaca. Fui avvicinato dal sindaco il quale mi disse di aver risolto lui i problemi coi bambini celiaci, prima di cambiare versione, parlando di bambini con intolleranze alimentari“. E poi arriva la richiesta: “Il sindaco mi disse: ‘Ho una esigenza e devo fare un regalo ad un giudice, del resto sai come funziona, questi giudici ce li dobbiamo tenere buoni’. Ed aggiunge: ‘E’ un giudice, almeno devi superare i 2mila euro, ho un appuntamento con lui lunedì. Io gli risposi che non potevo assecondare la richiesta per lunedì e lui quindi mi disse che avrebbe spostato l’appuntamento a mercoledì“. Quell’incontro poi non ci fu, o almeno non nei tempi stabiliti, perché poi l’imprenditore prendere tempo e decide di andare a denunciare tutto ai carabinieri. E persino mentre sta parlando con i militari, squilla il telefono e compare il numero del sindaco di Sant’Arpino che vuole fissare un incontro per la consegna dell’orologio. Incontro che poi avvenne effettivamente in una sala giochi.
Intanto il Prefetto di Caserta Carmela Pagano ha comunicato al Presidente del Consiglio Comunale di Sant’Arpino ed al Presidente del Consiglio Provinciale il provvedimento dichiarativo dell’intervenuta causa di sospensione di diritto di Eugenio Di Santo, Sindaco di Sant’Arpino e consigliere provinciale, da entrambe le cariche elettive.
Il provvedimento è conseguenza dell’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari disposta dal Gip del Tribunale di Napoli Nord nei confronti di Di Santo.
Il Comune è ora guidato dal vice sindaco Gianluca Fioratti, ma il provvedimento potrebbe portare allo scioglimento dell’Ente a meno di nuovi sviluppi nell’indagine.
Intanto i legali del sindaco e consigliere provinciale (avv.ti Enzo Guida, Giuseppe Stellato e Raffaele Costanzo) hanno presentato istanza di scarcerazione al tribunale del Riesame, ma si prospetta per Eugenio Di Santo che trascorra le festività ancora agli arresti domiciliari.