Terra dei Fuochi? Macché, la Campania è soprattutto Terra dei Cuochi.
E per dimostrarlo, Legambiente propone un e-book scaricabile gratis (www.campaniaterradeicuochi.it) con 27 ricette d’autore per le feste basate sui prodotti d’eccellenza della regione.
“La Campania – ricorda Rossella Muroni, direttore nazionale Legambiente – è la regione simbolo della dieta mediterranea, sana, gustosa, fatta di prodotti tipici di grande qualità. A Natale ripartiamo dalle tante prelibatezze campane, dalle tante eccellenze che ancora ci sono in questa Regione e dalla sapienza di quanti, i cuochi prima di tutti, sono in grado di valorizzarle al meglio per tradurre l’agricoltura pulita in buona economia.
La Campania è la regione che ha dato i natali alla Dieta Mediterranea, il nostro più noto biglietto da visita nel mondo e che, a sua volta, ha ispirato nei contenuti la Piramide alimentare e uno stile di vita nutrizionalmente e ambientalmente corretto. Un piatto di pastasciutta, una pizza margherita con tanto basilico, una fetta di pane fresco con un filo d’olio di oliva extravergine oggi evocano nell’immaginario la dieta mediterranea.
La Campania è anche la regione – continua la Muroni – dove sono prodotti 25 Dop e Igp certificati, tra cui l’albicocca vesuviana, la pizza napoletana, la mozzarella di bufala campana, la noce di Sorrento e 15 vini Doc e Docg tra cui il Lacryma Christi, il Vesuvio Doc, i limoni di Amalfi.
Uno dei prodotti più noti più rappresentativi del panorama enogastronomico italiano è poi la mozzarella di bufala Dop che è prodotta nella provincia di Caserta, nella zona dell’aversano, tra le aree più ricche di allevamenti bufalini dai quali, oltre formaggi e ai derivati del latte, si ottiene anche la carne.
Le condizioni climatiche e la conformazione dei terreni di questa zona sono basilari per la produzione di altre importanti Dop (tra cui il caciocavallo Silano, l’olio extra-vergine di oliva Terre Aurunche, del Matese e delle Colline Caiatine) e Igp come la melannurca Campana e il Vitellone bianco dell’Appennino centrale.
Dal punto di vista poi – conclude il direttore nazionale Legambiente – esclusivamente enologico, la provincia di Caserta offre ai palati più raffinati alcuni vini dalle caratteristiche uniche. Come l’Asprinio di Aversa Doc, un bianco ottenuto da grappoli di uva che crescono su viti che si arrampicano fino a 15 metri di altezza. Mentre è del territorio che si estende intorno a Napoli l’appartenenza di altri vini importanti, come il vino Doc dei Campi Flegrei, il Vesuvio Doc e il Lacryma Christi”.