Terremoto a Caserta: molta paura, ma nessun danno!

La terra ha tremato in provincia di Caserta ove si è verificato nel pomeriggio di domenica 29 dicembre un forte sciame sismico fino a tarda notte.

La scossa sismica più forte, con magnitudo 4.9 sulla Scala Richter, è stata registrata pochi minuti dopo le 18, nell’area del Sannio, a ridosso dei Monti del Matese. Pochi minuti prima era stata registrata una scossa con magnitudo 2.7 nell’area del Matese.

Profondità 10 km, come riferito dalla sala sismica dell’Istituto nazionale di geologia e vulcanologia.

L’epicentro è stato rilevato nell’area dei Monti del Matese, a pochi chilometri di distanza (non più di dieci) dai comuni di Castello Del Matese, Gioia Sannitica, Piedimonte Matese, San Gregorio Matese, San Potito Sannitico e di Cusano Mutri (Bn) e Faicchio (Bn).

A questo forte evento ne sono seguiti altri più lievi di magnitudo tra i 2.3 e i 2.8 gradi fino alle ore 20.49 quando vi è stata una scossa con magnitudo 3.7 sulla Scala Richter, seguita alle ore 21.14 da un’altra di 3.2 gradi, il che ha ovviamente generato molta apprensione tra la popolazione.

Non sono comunque segnalati gravi danni (qualche cornicione e/o infisso caduto da qualche vecchio palazzo nei vari Paesi) o feriti (eccezion fatta per un 51enne che a Maddaloni, per la paura, si è gettato dal balcone dell’abitazione sita al primo piano, riportando ferite e lesion non gravi), anche se i centralini dei vigili del fuoco hanno ricevuto decine di chiamate da cittadini preoccupati o per segnalare qualche caduta di calcinacci dai balconi.

Sono comunque tantissimi i comuni che ne hanno avvertito gli effetti

La scossa delle 18.08 è stata anche avvertita in tutto il Molise (in particolare ad Isernia ove è stata preceduta da un forte boato) ed a Napoli dove molte persone, in diversi quartieri della città, si sono riversati in strada a causa della paura, soprattutto per chi abita ai piani alti dei palazzi.

Notevole lo spavento con i muri e i lampadari che hanno ballato riportando la memoria indietro a quel 23 novembre del 1980: 33 anni fa – anche allora una domenica – alle 19:34 in Irpinia una scossa di magnitudo 6.9 sulla Scala Richter provocò 2.914 morti e 8.848 feriti, oltre a circa 280.000 sfollati. L’epicentro fu identificato tra i Comuni di Teora, Castelnuovo e Conza della Campania. Il terremoto colpì le province di Avellino e Salerno, oltre a quella di Potenza in Basilicata. I paesi più feriti, oltre a quelli dell’epicentro, furono Laviano, Lioni e Sant’Angelo dei Lombardi. Ma crolli si verificarono anche a Napoli. In totale, furono 679 i Comuni colpiti in otto province: tutte quelle della Campania e della Basilicata, oltre alla provincia di Foggia in Puglia.

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