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6 Ottobre: la Radio in Italia compie 100 anni …e sentirli!

“Uri, Unione Radiofonica Italiana. 1-RO: stazione di Roma. Lunghezza d’onda metri 425. A tutti coloro che sono in ascolto il nostro saluto e il nostro buonasera. Sono le ore 21 del 6 ottobre 1924. Trasmettiamo il…

Così 100 anni fa iniziarono le trasmissioni della Radio in Italia.

L’URI, Unione Radiofonica Italiana, prima società concessionaria della radiodiffusione in Italia, era stata fondata poche settimane prima, il 27 Agosto 1924.

Si trattava di un accordo tra due importanti gruppi del settore: Radiofono, controllata dalla compagnia Marconi, e SIRAC (Società Italiana Radio Audizioni Circolari). Presidente della Società era Enrico Marchesi, ex direttore amministrativo della FIAT di Torino.

La prima stazione trasmittente si trovava a Roma, a cui seguirono Milano nel 1925, Napoli nel 1926 e Torino nel 1929.

Nel gennaio 1928, l’URI diventava EIAR, Ente Italiano per le Audizioni Radiofoniche, per poi adottare nel 1944 la definitiva e ancora attuale denominazione RAI (Radio Audizioni Italia poi divenuto RAI-Radiotelevisione italiana).

Durò fino agli anni settanta il Monopolio della RAI quando si incominciarono a creare le prime “crepe“.

Il 25 marzo del 1970 segnò infatti la nascita della prima voce ribelle nell’etere italiano: Radio Sicilia Libera. Fu Danilo Dolci, figura audace e visionaria, a fondarla, accendendone il segnale alle ore 19.30 dalla piccola città di Partinico nella Valle del Belice.

Fu la prima esperienza di radio libera del paese.

Il “lungo Sessantotto” italiano (1967-1977) con i suoi aneliti di libertà trasforma, tra il 1975 ed il 1976, quelle “crepe” in molteplici “buchi” che diventano inarrestabilmente sempre più “profondi” invadendo la modulazione di frequenza (FM): nascono e si diffondono le “radio libere” in Italia!

Il 28 luglio 1976 una sentenza della Corte Costituzionale sancisce la legittimità delle trasmissioni radiofoniche private, purché a diffusione locale: finisce così il monopolio della radio di Stato.

Da allora la Radio è cresciuta, si è propagata a livello capillare, ma ha dovuto fare sempre più i conti con problemi economici sempre più “stringenti” ed invadenti con il moltiplicarsi di tasse e balzelli vari e soprattutto con le innovazioni tecnologiche con cui si è dovuta costantemente confrontare ed “assorbire“. Molte hanno chiuso le trasmissioni, altre continuano imperterrite cercando di essere al passo dei tempi. 

Quel che è certo è che oggi il “mezzo Radio“, considerato da qualcuno di tanto in tanto come prossimo al decesso, è invece sempre più vivo, vegeto e, soprattutto, vitale!

Concludiamo ricordando con orgoglio (ci sia permesso!) che è parte, sebbene assai minuscola, di questa storia centenaria anche Radio PRIMARETE Stereo (oggi Radio PRIMARETE Caserta) nata 35 anni fa e cioè il 16 maggio del 1989 …e non abbiamo alcuna intenzione di smettere di essere “la radio dei casertani sparsi nel mondo“.

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