In Colombia, è stato tratto in arresto a Medellin il latitante 32enne Luigi Belvedere, originario di San Clemente di Caserta, affiliato al clan camorristico dei Casalesi, colpito da un provvedimento restrittivo custodiale, emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’AppeIlo di Napoli – Ufficio Esecuzione Penale, esteso anche in ambito internazionale, per l’espiazione della pena di 18 anni, 9 mesi e 20 giorni di reclusione per traffico di stupefacenti.
L’attività di ricerca del latitante dal dicembre del 2020, delegata dalla Procura Generale presso la Corte D’Appello di Napoli, è stata agevolata dall’attività d’indagine relativa ad un’associazione finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli e condotta dai poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Caserta, dalla SISCO (Sezione Investigativa del Servizio Centrale Operativo) di Napoli e dallo SCO (Servizio Centrale Operativo), avvalendosi di una diretta collaborazione con organismi investigativi colombiani e del sostegno operativo di EUROPOL, della Direzione Centrale dei servizi antidroga e del Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia.
Infatti, l’articolata attività investigativa ha permesso di localizzare il Belvedere, inserito nell’elenco dei 100 latitanti più pericolosi del Ministero dell’Interno, nella città colombiana di Medellin, ove si era rifugiato dal 2020.
Le indagini, durate oltre un anno, hanno consentito di tracciare gli spostamenti del latitante in Colombia, anche attraverso le informazioni estrapolate su un noto sistema di messaggistica, in collaborazione con EUROPOL.
Si rappresenta che l’intervento della Polizia ha subito un’accelerazione poiché, nell’ambito delle attività investigative, emergeva che il Belvedere si era alquanto allarmato subito dopo il recente arresto di altro soggetto latitante, Gustavo Nocella (in contatto stretto con il Belvedere), tratto in arresto lo scorso 8 ottobre, sempre in Colombia, in esecuzione di altro provvedimento restrittivo custodiale emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Napoli – Ufficio Esecuzione Penale, esteso anche in ambito internazionale, per l’espiazione della pena di 5 anni e 4 mesi 4 di reclusione, per il reato di partecipazione ad un’associazione finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti.
Le medesime attività di indagine hanno consentito, infatti, di accertare che il Belvedere poteva disporre di documenti colombiani falsi che gli permettevano di muoversi liberamente e godere dell’appoggio di altri cittadini italiani presenti sul territorio.
Uno di questi veniva appunto individuato in Gustavo Nocella, ricercato in ambito Schengen e successivamente, su richiesta della Squadra Mobile di Caserta, in campo internazionale.