Mentre nei sei Comuni dell’Alto Casertano (Piedimonte, Alife, Gioia Sannitica, Castello Matese, San Potito Sannitico, San Gregorio Matese), epicentro del sisma del 29 dicembre, si prova a tornare alla normalità con l’apertura di scuole e uffici pubblici, continuano ad emergere danni in altri centri che subito dopo il terremoto non sembravano aver avuto problemi.
A Sant’Angelo d’Alife infatti il vice-sindaco Michele Caporaso (il sindaco Vittorio Folco e’ stato colpito da un grave lutto familiare) ha firmato un’ordinanza di sgombero del palazzo Municipale e di una palestra, peraltro già in disuso, a causa di importanti lesioni riscontrate nei giorni scorsi dai tecnici dei vigili del fuoco di Caserta.
“Proprio in questo momento – spiega Caporaso – stiamo trasferendo i servizi in altri locali del Comune dove attualmente sono dislocati alcuni uffici del Parco Regionale del Matese. Il 4 gennaio avevamo fatto richiesta ai vigili di effettuare dei sopralluoghi anche nel nostro paese dove la scossa e’ stata avvertita in maniera intensa. All’esito della verifica e’ emerso che lesioni sono state riscontrate alla porta d’accesso del Municipio, nella stanza del sindaco e in un’altra ala. Danni sono stati subiti anche da una palestra. Per la case privati sono molti i cittadini che stanno chiedendo di effettuare verifiche“.
Insomma la voglia di ritorno alla normalita’ si scontra con il timore dei sindaci di essere lasciati soli di qui a qualche giorno; venerdì infatti chiuderà il Centro Operativo Misto (Com) coordinato dalla prefettura di Caserta e allestito nella caserma del Corpo Forestale di Piedimonte Matese.
Al momento sono trenta le famiglie residenti nei sei centri (23 a Piedimonte, 4 a Gioia Sannitica e 3 a Castello del Matese) che hanno dovuto lasciare le proprie abitazioni dichiarate inagibili.
“Nessuno dei nuclei familiari ha i mezzi per provvedere in proprio ai lavori di messa in sicurezza – spiega il sindaco di Piedimonte Enzo Cappello che parla a nome anche degli altri cinque primi cittadini – chiediamo a Regione e Governo di farsi carico dei primi interventi. Noi Comuni da soli non abbiamo i mezzi“. Cappello e gli altri cinque sindaci hanno chiesto un incontro urgente al Governatore della Campania Stefano Caldoro.
Intanto – come detto – sono state regolarmente riaperte le scuole nei sei comuni.
A Piedimonte in particolare, dove sono ubicati dieci istituti scolastici, l’unica scuola inagibile e’ l’Istituto Agrario, ma gli studenti hanno fatto lezione presso il vicino Istituto Industriale e presto le aule verranno trasferite in locali della Curia già individuati dalla Provincia di Caserta che dovrà provvedere a pagare il fitto.
Dovrebbe infine riaprire nei prossimi giorni l’ala del Municipio di Piedimonte sgomberata per alcune lesioni subito dopo il sisma.