Cultura Politica

Che figura di m….!

Alla faccia del bicarbonato di sodio!” avrebbe esclamato Totò, il principe della risata!

“La tutela dell’ambiente e della salute è uno dei nostri obiettivi prioritari, ad essa abbiamo ispirato ogni attività della nostra Amministrazione…. Tutti noi aspiriamo ad iniziative incisive e determinanti per assicurare un futuro alla nostra terra, da decenni inquinata da tonnellate di rifiuti pericolosi”. Queste le affermazioni più roboanti espresse dal sindaco Del Gaudio nel presentare la convocazione del Consiglio Comunale di Caserta “aperto alla cittadinanza” per discutere le proposte di integrazione e modifica al Decreto Terra dei Fuochi prima della sua definitiva conversione legislativa.

Un consiglio comunale quindi estremamente importante su un argomento “scottante ed attualissimo” che sta davvero a cuore della collettività casertana.

Risultato finale: il consiglio comunale non si è fatto per mancanza del numero legale, anche in seconda convocazione!

Complimenti!

I rappresentanti istituzionali eletti dal popolo avrebbero dovuto discutere di argomenti finalizzati alla tutela della salute della stessa gente che ha provveduto a mandarli in assise. “Non posso morire”: questo il terzo punto all’ordine del giorno che avrebbe preceduto gli altri tre punti riguardanti la questione ‘Terra dei Fuochi’: al punto 4, ‘Protocollo controlli alimentari’; al punto 5, ‘Patto per la salute della Terra dei fuochi’; al punto 6, ‘Integrazioni e modifiche nel testo del D.L. 10/12/2013 n° 136 riguardante ‘Disposizioni urgenti dirette a fronteggiare emergenze ambientali e industriali ed a favorire lo sviluppo delle aree interessate’.

…e meno male che il sindaco è anche la massima autorità sanitaria della città a cui è demandata, per volontà popolare, la tutela della salute dei cittadini e della salvaguardia del territorio

Ritenendo francamente superfluo ogni ulteriore commento, non ci resta che rendere nota la lista dei presenti e degli assenti

Presenti solo 10: Cesare Lino (Pdl), Antonio Maiello (MpA), Luigi Bologna (FDI), Gianfausto Iarrobino (presidente dell’assise – Caserta Più), Antonio De Crescenzo (Caserta Più), Pasquale Antonucci e Donato Tenga (Nuovo Centrodestra), Lorenzo Gentile (Nuovo Psi), Francesco Apperti e Maria Valentino (Speranza per Caserta).

Assenti: Franco De Michele, Carlo Marino, Enrico Tresca (tutti del Pd); Edgardo Ursomando e Pasquale Corvino (Grande Sud); Luigi Cobianchi (FLI) che è arrivato in ritardo; Giovanni Comunale (PSI); Roberto Desiderio, Lucrezia Cicia, Domenico Guida e Giovanni Lombardi (PDL); Francesco Santonastaso (Caserta Più); Pierpaolo Puoti, Antonio Acconcia, Antonio Ciontoli, Luigi Del Rosso, Domenico Maietta, Eduardo Oliva e Salvatore Zullo (Udc); Massimiliano Marzo (MpA); Ferdinando Piscitelli (FDI); Saverio Russo (indipendente).

“Questa è la prova che il Comune non ha un consiglio comunale – ha dichiarato Francesco Apperti, esponente di Speranza per Caserta – non vedo perché si debba andare avanti”.

 

 

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