(di Eugenio Simioli) La neve non è stato l’unico evento cittadino del weeek-end, infatti era in programma “anche” la sfida ai pentacampioni gasati dal trionfo di Malaga che li ha proiettati in testa al girone di Eurolega e grazie al quale hanno posto le premesse per evitare il drammatico incrocio con il CSKA.
Si partiva dallo 0-2 del fighetto Nazionale contro il nostro Sancho, dalla curiosità per le condizioni di Rigo Highlander e da una società (la nostra) che, tra appelli e iniziative, aspettava il pienone (quanti paganti?) per potenziare i decibel dell’Inferno e racimolare qualche soldino!
Alla fine i 4400 del PM hanno urlato si, ma di rabbia per decisioni arbitrali che, definire indecenza pura, è persino riduttivo.
Almeno tre “passi” non fischiati (con conseguente canestro senese); primo fallo chiamato a Siena addirittura dopo 9′; interpretazione dei tre secondi differente a seconda del colore delle maglie; la miseria di soli 6 liberi assegnati a Caserta in 30′ e la ciliegina finale del tiro/non tiro da 3 di Smith.
A Caserta, come ad Avellino, Siena ha avuto bisogno dell'”aiutino” e questo induce a pensare che la debolezza economica ed il consueguente scarso peso politico delle due società campane possa incidere anche sulle designazioni e sul metro arbitrale.
Noi, peraltro, non ci siamo fatti mancare nemmeno un CB impalpabile pesce fuor d’acqua ed un Fletcher da 5 falli in 6′ e poca grinta.
Nonostante la sconfitta con il fighetto Nazionale (che comunque nel doppio scontro diretto con Sancho, quest’anno, è sotto per differenza canestri…), rimaniamo undicesimi anche dopo la terza di ritorno che è stata uno spezzatino -tra rinvii per neve ed anticipi- fortunatamente non troppo indigesto per la JC.
Con Roma, Montegranaro, Teramo e Biella fermate dalla neve, le gare importanti in chiave salvezza si sono giocate a Casale, Sassari e Treviso.
Casale, menomata dal grave infortunio del bombardiere Janning, ha perso in casa con Varese e resta ultima a 10 punti, sei sotto la JC. I piemontesi si sono suicidati sul finale regolamentare e crollati poi nell’overtime, dopo aver subito, al 40°, la bomba del pareggio, di tabella, Rigo-style; del resto quando fai 8/35 da 3, perdi ai rimbalzi e ne metti 58 in 45′ (solo 5 nel 3° quarto) non puoi certo sperare di cavartela!
La sconfitta ha segnato la rottura dello storico rapporto con coach Crespi e l’investitura dell’assistant Andrea valentini a capoallenatore, fino al termine della stagione. Possibile inoltre che, per domenica prossima, la società monferrina decida di non sostituire Janning, considerato che il presidente Cerutti ha dichiarato che non sarà inserita una “figurina”, ma sarà fatta una scelta ponderata.
Resta a 10 anche la Vanoli -bruciato l’ultimo visto (e forse anche gli ultimi spiccioli di budget) con Jason Rich subentrato a Roderick- non ha avuto scampo al PalaSerradimigni. Il neoarrivato ne ha messi 15, ma -ad un certo punto- Cremona ne beccava 21 e comunque non è mai rientrata sotto la doppia cifra di scarto. Domenica ospiterà una Canadian arrabbiata per il primo spareggio salvezza, a distanza, con Casale.
A 12, Teramo, sorseggiando un thè caldo, si è gustata le sconfitte di Casale, Cremona, Treviso e Caserta, in attesa di recuperare con Biella, mercoledì, un match che potrebbe temporaneamente allontanarla dalle sabbie mobili in vista della trasferta in Irpinia.
Ferme a 14 punti rimangono, ovviamente, anche Roma e Montegranaro in attesa di recuperare l’importante scontro diretto, il 15 prossimo, con Roma che avrà, quindi, qualche giorno in più per inserire lo “stoppatore folle” Varnado.
Treviso, perso il derby biancoverde con Avellino, resta, pericolosamente ancorata a quota 16. Sempre senza Bulleri, ha provato a recuperare con un rush finale il -12 del 30′ (ma all’intervallo era addirittura sul -15) con un Goree immenso (15+12+4 ast), ma è stata condannata dall’osceno 27/70 dal campo. Ora gli United tremano e, per non sprofondare, si aggrappano al 2-0 su Teramo; domenica prossima, dopo lo stop forzato, potrebbero però aprirsi scenari più cupi.
Biella ferma a 18 avrà ora due trasferte -Teramo e Siena- in quattro giorni: due punti le potrebbero consentire di continuare a sperare, due sconfitte, probabilmente, la taglierebbero fuori dai playoff.
Varese, corsara a Casale, sale a 20 ed è lo spartiacque virtuale tra playoff e zona calda.
Kangur ha rianimato i prealpini che, nel supplementare, con Ranniko, Stipcevic ed un superbo Diawara chiudono il conto. Domenica Recalcati riceve l’Acea -con cui aveva già vinto al Palatiziano- per continuare l’inserimento di Weeden e proseguire la rincorsa alla off season.
Con il blitz nella Marca Avellino sale a 22 e, con Venezia e Sassari, aggancia Cantù e Pesaro, ferma al palo nel gioco dell’oca.
La vittoria degli irpini -con Johnson e Spinelli a referto, ma inutilizzabili- è maturata con Golemac top scorer di giornata (23) e la conferma del solito grande Dean (20+8 rimb e, checchè ne dica Pasquali ha testosterone in quantità industriale), e di Green. La formazione di Vitucci resta nelle top 5, benché costretta a perdere pezzi per strada (in settimana via anche Lorbek), bersagliata dagli infortuni e domenica riceverà Teramo per due punti preventivati.
I sardi, tra le mura amiche, sono più affidabili dei Bund tedeschi con i Diener a gestire il Banco… Sassari è alla quarta vittoria consecutiva e si prepara per l’impresa di Milano che potrebbe lanciarla nell’Olimpo.
Venezia sette giorni fa aveva battuto Siena e, per par condicio, ha riservato lo stasso trattamento al Trinka, addirittura al Pianella, rimontando dal -13. MVP Clark che, davanti a Perkins, ne ha segnati ben 33, ma decisivi sono stati i canestri finali di Bowers (12). Ora Venezia (5 vittorie nelle ultime 6 uscite) proverà il blitz anche ad Ancona, prima di vestire i panni di mina vagante delle Final 8.
Cantù, distratta dall’Eurolega e dall’ingaggio della stella Doron Perkins, le becca inopinatamente in casa dalla Reyer. Il play ex Maccabi dovrebbe spingere, ulteriormente, la banda del Trinka nella fase clou che vedrà i brianzoli giocarsi, in un paio di settimane, tutti gli obiettivi stagionali a cominiciare dall’ostica trasferta di Pesaro.
Milano, prima quest’anno, viola Casalecchio, affiancando Bologna, a 24, ma con un pesantissimo 2-0 negli scontri diretti.
Per Scariolo l’innesto di JR Bremer è stato un toccasana (almeno in Italia…): il nuovo play-guardia -visto che lo “spagnolo” ha scarse rotazioni negli esterni…- ha fatto le cose giuste, guidando, con i greci e Rocca, Milano alla sesta vittoria consecutiva contro i felsinei. Domenica c’è Sassari, valido…banco di prova per le rinnovate ambizioni meneghine.
Bologna stecca la decima interrompendo a 9 la striscia casalinga. Sabatini sbatte contro Milano e si fa male: 0-2 e sogni di gloria rinviati a data da destinarsi! Poeta 18, ma alcune scelte rivedibili nel finale, mentre Koponen è scomparso contro la sua potenziale futura squadra.
Ne approfitta Siena che vince e sale a 28, raddoppiando il vantaggio sulla seconda. Della partita abbiamo detto, resta la sensazione che, quest’anno, se qualcuno deciderà di farsi avanti seriamente (Cantù?), il fighetto Nazionale potrebbe avere qualche difficoltà a difendere la posizione.
Sui vari siti/social forum si parla ovviamente della situazione societaria come del “Problema” e ciò è, senza dubbio, vero, ma ricordiamoci che la salvezza, prima che dal notaio o all’INPS, va guadagnata sul parquet, poi ci si augura che coloro che gestiscono la politica e l’imprenditoria locale si rendano conto che la Juve è una delle pochissime realtà positive su cui conviene investire per “addolcire” l’immagine di una provincia nota, prevalentemente, per camorra e munnezza.
Ecco perché la gara di domenica a Casale Monferrato è in testa alla priority list di Sacripanti gm-coach che, in settimana, lavorerà con Oldoini soprattutto per rammentare ai suoi che, al Ferraris, si partirà dalla 0-0 e non dal +15 per noi. Fa sperare l’1-6 della Novi che cedendo in molti finali punto a punto ha rimesso il piede nella fossa. Attenzioni particolari saranno certamente riservate ai tiratori di Casale che, difficilmente, ripeteranno l’oscena prestazione di sabato scorso (occhio, in particolare, a Malaventura e Shakur).
Infine un passaggio sulle decisioni del Consilio Federale: provare a capire qualcosa di questo folle basket italico è cosa davvero ardua, sopratatutto dopo che il CF della FIP ha approvato l’ennesima riforma dei campionati, con la solita ipocrisia e senza piani di sviluppo: per tre anni due retrocessioni ed una promozione, senza turnover in caso di fallimenti, fino a traghettare il campionato a 16 squadre piene di stranieri. Il secondo torneo nazionale sarà composto da due gironi da 16 A2 gold e silver…, ma fateci il piacere, chiamateli A2 e B!
A proposito: noi a quale parteciperemo? Mah, intanto proviamo a vincere a Casale!
Alla prossima, buon basket a tutti!