Il Primo Maggio è una giornata dedicata ai lavoratori ed al lavoro. Una giornata che ricorda le grandi vittorie del movimento operaio e le conquiste sindacali per la difesa dei diritti dei lavoratori.
Quest’anno assume certamente un significato particolare visto il delicato momento che il nostro paese sta affrontando.
I lavoratori non possono pagare il prezzo della crisi sacrificando i propri diritti come avviene, ad esempio, per il settore del commercio in cui i negozianti decidono di privare i propri dipendenti della festività del primo maggio per “aumentare l’occupazione” aumentando, invece, solo i propri profitti.
La crisi economica globale si sta traducendo via via in una grave crisi occupazionale.
I dati sono allarmanti: il tasso di disoccupazione si attesta intorno al 13%, i giovani disoccupati sfiorano quota 43%. La sfiducia dei giovani si traduce nella non ricerca di un lavoro.
I NEET (Not in Employment Education or Training) in Italia sono oltre 2 milioni (circa il 24% degli under 29) e l’Ocse fa sapere che il 52,9% degli under 25 occupati ha un lavoro precario.
In questo contesto generale la tendenza peggiora nelle aree del Mezzogiorno e la regione Campania rappresenta una situazione altrettanto critica.
L’Arlas registra un calo dell’occupazione del 2,1% rispetto all’anno scorso e i NEET campani raggiungono le 225mila unità, in provincia di Caserta la disoccupazione giovanile giunge al 50%.
“La festa dei lavoratori, in questo scenario, potrebbe apparire vuota di significato in un Paese in cui i posti di lavoro sono sempre meno e sempre più precari, o in una provincia un tempo conosciuta come Terra di lavoro ad oggi – si legge in una nota della Cgil Caserta guidata da Camilla Bernabei–martoriata dal punto di vista occupazionale. In realtà il Primo Maggio deve rappresentare un punto di ripartenza, e la CGIL di Caserta vuole ripartire dal piano del lavoro presentato dalla nostra organizzazione sindacale a livello nazionale già qualche tempo fa. E’ necessario un programma di investimenti che consenta di far ripartire l’occupazione nel nostro Paese. In tal senso la CGIL di Caserta ben accoglie l’avvio della Garanzia Giovani messa in campo dal Governo Renzi proprio nel giorno del Primo Maggio, giorno di partenza anche in Regione Campania.Un programma destinato ai giovani tra i 15 e i 29 anni che sarà attivato tramite provvedimenti regionali sull’intero territorio nazionale. Già dall’inizio del 2013 la CGIL proponeva a gran voce di adottare, anche in Italia come in altri paesi europei , la “Youth Guarantee” per garantire agli under 29, entro quattro mesi dal termine degli studi o dalla perdita di un impiego, una buona offerta di lavoro, un corso perfezionamento, un contratto di apprendistato o un tirocinio di qualità. Chiaramente la Garanzia Giovani non è un piano straordinario per l’occupazione giovanile, tuttavia rappresenta una possibilità di avvio di nuovi percorsi formativi e occupazionali per tanti giovani, e getta le basi per un monitoraggio trasparente delle competenze dei giovani che decideranno di iscriversi al portale. Le modalità di adesione alla Garanzia Giovani saranno disponibili on line attraverso un portale dedicato, e la CGIL di Caserta metterà a disposizione le proprie strutture Sol e Nidil, per informazioni e accompagnamento alla registrazione telematica”.