I finanzieri del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Napoli, con il coordinamento della Procura di Napoli, hanno eseguito decreti di perquisizione e sequestro di 30 impianti di distribuzione di carburante siti nelle province di Napoli, Caserta e Salerno.
L’operazione rientra in una vasta indagine in materia di contrabbando di prodotti petroliferi soggetti ad accisa, benzina e gasolio.
L’indagine ha preso avvio dagli accertamenti nel settore da parte delle Fiamme Gialle e dall’intensificazione dell’attività di contrasto agli illeciti nella commercializzazione in contrabbando di prodotti soggetti ad accisa, con ingenti danni all’erario nazionale e dell’Unione Europea, nonché ai consumatori.
I controlli hanno consentito finora di porre sotto sequestro 26 impianti di distribuzione di carburante perché sono state riscontrate manomissioni illegali.
L’attività di servizio, per la quale sono impegnati oltre 150 militari della Guardia di Finanza, è mirata a specifici accertamenti quali: vendita in nero di gasolio e benzina; approvvigionamento di prodotti petroliferi in contrabbando; illecito utilizzo del cosiddetto regime di deposito fiscale; falsi acquisti e cessioni intracomunitarie; false esportazioni; false destinazioni a usi agevolati ovvero esenti; falsificazione dei documenti di trasporti e dei registri di carico e scarico dei prodotti energetici; quantificazione di ingenti volumi di prodotti petroliferi consumati in frode; manomissioni delle colonnine di erogazione, ovvero del software di quantificazione del prodotto commercializzato; falsificazione dei sigilli metrici, ovvero dei contrassegni legali; illecite operazioni di miscelazione di prodotti energetici; frode in commercio ai danni degli automobilisti; illeciti flussi finanziari e illecite movimentazioni di denaro; interessi nel settore anche da parte della criminalità organizzata.