Sei rapine messe a segno tra Giugliano, Arzano e Santa Maria Capua Vetere. Dieci gli arresti operati dalla polizia.
Il gruppo, in cui vi erano anche tre donne e due minorenni, era capeggiato da Giovanni Abbate, di Giugliano, ed aveva adottato una strategia precisa per rendere più difficile il lavoro investigativo: i raid infatti venivano messi a segno da incensurati i cui dati identificativi non erano nel data base delle forze dell’ordine.
Gli appartenenti al gruppo sono stati inchiodati grazie alle intercettazioni telefoniche e ambientali degli agenti dell’investigativa che era da tempo sulle loro tracce dopo che foto e riprese video li avevano immortalati, in alcune circostanze, durante i sopralluoghi prima dei colpi.
Recuperate anche parte delle armi in possesso del sodalizio criminale.
Le indagini proseguono per accertare eventuali responsabilità della banda in altri colpi consumati e l’eventuale presenza di complici.