Il Cesena trema e il passa il turno grazie ad un semplice episodio. Applausi per questa Casertana capace di dettare legge contro una formazione di serie A. Marilungo decide il match, ma i falchetti escono dal Manuzzi con la convinzione di poter fare cose importanti nel campionato che sta per iniziare. Manovra fluida, idee chiare e tanta voglia di sacrificarsi; le armi segrete della Casertana di Gregucci sono ormai evidenti. A questo si aggiunge la grande abilità del tecnico di trarre il massimo dai suoi uomini.
Al Manuzzi l’allenatore tarantino pesca dal cilindro un’altra mossa vincente: conferma il duo di difesa Idda-D’Alterio e Bruno nel ruolo di terzino destro, a sinistra c’è un inedito Chiavazzo al posto dello squalificato Bianco. Confermato il duo di centrocampo Carrus-Marano con Cruciani più avanzato. In attacco esordio per Diakitè. Il Cesenza risponde con Defrel punta centrale e Marilungo e Brienza larghi. A centrocampo tanta sostanza con Cascione, Coppola e Tabanelli.
La Casertana ringhia su ogni pallone e macina gioco. Il giro palla trova in Carrus una certezza, ma anche Marano non è da meno. In difesa Idda e D’Alterio tengono a bada con grande sicurezza gli avanti romagnoli. Dopo 4’ Carrus rompe il ghiaccio con un diagonale che termina fuori d’un soffio. Al 26’ è Alessandro a farsi vedere direttamente su punizione, ma il suo tiro viene deviato dalla barriera. Al 28’ primo tentativo dei padroni di casa con Cascione, ma Fumagalli c’è. Cesena in vantaggio a sorpresa al 35’ con Marilungo su palla scodellata in area su angolo dalla sinistra. I falchetti riordinano le idee e continuano a fare la propria partita. Mancino alza troppo su punizione, mentre Fumagalli dice no a Brienza a tu per tu. La ripresa si apre con ancora la Casertana a provare a fare la partita. Alessandro scatta su assist di Carrus, ma il suo tiro viene murato dalla difesa. Dall’altra parte Djuric fa danni ciccando un tiro facile da ottima posizione. Al 23’ Brienza si vede dire di no dal numero uno rossoblu su punizione. I falchetti ci sono e provano a rimettere in discussione il risultato. Niente fare per Cruciani su un contropiede contenuto dai romagnoli e sul susseguente tiro di Cunzi su una palla vagante. All’80’ punizione per Carrus, ma niente da fare. I minuti corrono via, Alessandro non riesce a impegnare Leali dal limite e il triplice fischio è dietro l’angolo.
“Abbiamo disputato una buona gara e probabilmente meritavamo di più”. In sala stampa Angelo Gregucci sa bene che sarebbe bastato un pizzico di incisività in più negli ultimi venti metri per passare il turno.
L’amarezza la si legge sul suo volte ed è chiara nelle sue parole. Buon segno, considerando le due categorie di differenza.
“Abbiamo tenuto bene il campo e contenuto senza affanno i rari attacchi dei nostri avversari – commenta Gregucci – Forse dovevamo fare di più in fase di conclusione. Fatto sta che usciamo con onore da questa splendida avventura. Certo avremmo voluto continuare il nostro cammino in Tim Cup, ma niente da fare. Ora dobbiamo pensare al campionato. Sarà tutt’altra musica. Dobbiamo soltanto continuare a lavorare con questa attenzione. Lo spirito messo in campo mi piace. Stiamo lavorando bene”.
La Tim Cup termina qui. Ma questa Casertana fa già sognare i tifosi rossoblu.
CESENA-CASERTANA 1-0
CESENA: Leali, Perico, Capelli, Lucchini, Renzetti, Tabanelli (19’ pt Ze’ Eduardo), Cascione, Coppola (35’ st De Feudis), Brienza, Defrel (6’ st Djuric), Marilungo. A disp. Agliardi, Nica, Valzania, Rodriguez, Volta, Krajnc, Succi, Garritano, Bressan. All. Bisoli
CASERTANA: Fumagalli, Bruno, Idda, D’Alterio, Chiavazzo, Carrus, Marano (31’ st Cunzi), Alessandro, Cruciani, Mancino (8’ st Alvino), Diakitè (14’ st Caturano). A disp. D’Agostino, Antonazzo, Rajcic, Conti, Tito, De Marco, Pontiggia. All. Gregucci
ARBITRO: Abbattista di Molfetta
MARCATORE: 35’ pt Marilungo
NOTE: Ammoniti: Cascione e Perico per il Cesena
(Areacasertana.it)