É coinvolto anche l’ex capitano della Roma, Giuseppe Giannini, ‘Il principe‘, tra i 104 imputati rinviati a giudizio nell’ambito dell’inchiesta della Dda di Napoli sulle attività illecite del clan camorristico Contini di Napoli.
L’ex calciatore e’ accusato di frode sportiva, reato aggravato dalla matrice mafiosa.
Il suo coinvolgimento nella vicenda si riferisce al periodo 2008/2009 in cui allenava la squadra del Gallipoli che militava nel girone B del campionato di Lega Pro.
L’indagine che ha riguardato l’ex azzurro prende spunto dal ruolo del consuocero Salvatore Righi indicato come un prestanome del clan camorristico Contini.
Secondo l’accusa, Righi, in concorso con Giannini e con il direttore sportivo della squadra pugliese, Luigi Dimitri, con 50mila euro corruppe alcuni giocatori (due rinviati a giudizio) del Real Marcianise per consentire la promozione del Gallipoli.
La squadra pugliese vinse l’ultima di campionato battendo il Marcianise e ottenne la promozione.
L’indagine sulle attività del clan portò al sequestro di beni per 250 milioni di euro tra i quali numerosi locali commerciali (negozi, ristoranti e pizzerie) nel centro di Roma. Esercizi commerciali attraverso i quali venivano riciclate i proventi illeciti dell’organizzazione capeggiata da Eduardo Contini, detto ‘o romano.