Nuove minacce di morte per Massimo Bray, ex Ministro dei Beni Culturali del governo Letta.
L’esponente del Pd, nei giorni scorsi, infatti, ha ricevuto nuove pesanti intimidazioni, giunte in una missiva indirizzata alla redazione de “il Mattino” di Napoli.
Minacce che sarebbero da ricollegare al suo impegno per strappare al degrado e alla vendita all’asta l’ex fattoria borbonica di Carditello, acquisita sotto il suo mandato al patrimonio dello Stato. Infatti, dopo una moltitudine di aste andate deserte, Bray riuscì a far acquistare la Reggia di Carditello al Mibac per la cifra di 11,5 milioni di euro, gettando le basi per la creazione di una Fondazione.
Ma purtroppo l’impegno di Bray ha ingiustamente infastidito qualcuno.
Bray, durante il suo mandato, si interessò anche del recupero strategico della Reggia di Caserta ove, la prima volta, si recò in incognito, in bici, per verificare di persona i disservizi.
Con lo stesso obiettivo, si recò agli scavi di Pompei in circumvesuviana come un qualsiasi turista.
Già destinatario di una lettera minatoria lo scorso anno, per la quale gli fu anche assegnata una scorta, Bray è stato preso di mira insieme alla docente di materie umanistiche e collaboratrice del quotidiano campano, Nadia Verdile: ad entrambi è stata indirizzata la lettera anonima “condita” da minacce di morte.
Le minacce sono state prese molto seriamente dalla magistratura che, dopo aver posto sotto scorta Bray, ha fatto immediatamente scattare le indagini affidandole ai carabinieri di Napoli.
“Siamo tutti pronti a fare quadrato attorno all’amica e collega Nadia Verdile. Siamo certi che questo becero attacco non fermerà la passione e la professionalità con cui ogni giorno la penna di Nadia racconta della nostra terra e di un suo bene prezioso, la Reggia di Carditello”.
L’associazione dei giornalisti casertani “Trenta Righe” esprime così la solidarietà e la vicinanza alla giornalista Nadia Verdile, minacciata per i suoi articoli su Carditello.
“Nadia è una donna appassionata ed una giornalista tenace: sappiamo che il suo impegno, il suo lavoro sempre in prima linea per la cultura e per i beni storici e culturali della nostra terra non si arrestano di certo per queste minacce. Sappia lei e soprattutto sappiano i vili autori di queste indegne missive, che Nadia non è sola e che d’ora in avanti, ancora di più, l’informazione casertana sarà vigile e attenta sulla Reggia di Carditello”.
(Foto di Gigi Costa)