Un vero e proprio raptus di follia ha stroncato la vita della professoressa Pasqualina Sica, 56 anni, uccisa all’interno della propria abitazione.
Il delitto è avvenuto nel primo pomeriggio a Capodrise in via Francesco Rao al numero civico 80.
La professoressa Sica stava rientrando a casa dopo una normale giornata di lavoro, a cui aveva fatto seguito un consiglio dei docenti, ed avrebbe incrociato l’aggressore con cui, di lì a poco, avrebbe litigato per questioni condominiali. Non era la prima volta. Infatti i rapporti tra i due erano segnati da precedenti diverbi dovuti alla gestione dello spazio condiviso fino ad arrivare anche a querelarsi vicendevolmente.
L’uomo – Tommaso Senzio, 51 anni, suo vicino di casa, conosciuto nel Paese con il soprannome di “Masaniello” per il suo carattere violento e litigioso – sarebbe entrato nell’abitazione della donna colpendola a morte numerose volte con un martello alle spalle ed alla testa all’interno del cortile fino a lasciarla esanime.
A nulla è servito l’intervento dei sanitari del 118 che, giunti sul luogo del delitto, hanno potuto solo constatare il decesso.
Compiuto l’efferato delitto, Tommaso Senzio ha provato a nascondersi in casa, a non farsi trovare, ma e’ stato tutto inutile: immediato è stato il fermo dell’uomo da parte degli uomini del Commissariato di Polizia di Marcianise con l’accusa di omicidio volontario. Gli agenti l’hanno trovato seduto su una sedia in stato confusionale e, delirando, diceva al cadavere della Sica “finalmente ti ho ucciso”, appoggiandosi il martello al petto come fosse una croce.
La donna, docente di francese all’Istituto “Salvatore Lener” di Marcianise, era conosciuta da molti per la sua assidua partecipazione alla vita politica e sociale cittadina. Mite, sorridente, innamorata del suo lavoro, fino al 2004 Pasqualina Sica era stata assessore e consigliere al Comune di Capodrise; poi l’impegno nel sindacato e infine la collaborazione con il Centro Studi “De Gasperi” di Capodrise di cui era coordinatrice.
La notizia ha profondamente scosso le collettività di Capodrise e di Marcianise. Numerose le attestazioni di cordoglio, in particolare dalla Flc e dalla Cgil di Caserta a cui la Sica era iscritta. “Era conosciuta da tutti – si legge in una nota del sindacato – per la sua disponibilità verso gli altri e per la sua attiva partecipazione alla vita sociale e politica. Molto impegnata sia nel sindacato che nella sua professione di docente di francese a cui si dedicava con dedizione e abnegazione” .
“Era una donna che amava la sua città”. È il commento del presidente del Centro studi “Alcide De Gasperi” di Capodrise, Salvatore Liquori. «Pasqualina Sica da circa un anno era – ha dichiarato – la coordinatrice del nostro sodalizio e, per il Centro studi, aveva organizzato una serie di convegni e di dibattiti su temi sensibili, come il rapporto tra genitori e figli, l’obesità infantile e, ultimo in ordine di tempo, in occasione della Giornata della Memoria, un incontro davvero emozionante con Graziella Di Gasparro, figlia di una vittima dell’eccidio di Conca Della Campania, avvento alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Donna appassionata – aggiunge Liquori – e di rara intelligenza, con una spiccata propensione verso l’altro, non esitava a trascurare i suoi impegni familiari e professionali per dedicarsi alle attività del “De Gasperi”. La notizia della sua morte, peraltro così efferata, ci obbliga ad una riflessione profonda e ci riempie il cuore di tristezza. In questo momento – conclude il presidente – il sottoscritto, il direttivo e il soci del Centro studi esprimono vicinanza e cordoglio alla madre, ai due fratelli e alla famiglia Sica. Pasqualina ci mancherà tanto e, soprattutto, mancherà alla “sua” Capodrise”.